Il 10 novembre il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto legge “Aiuti-quater”, denominato
anche decreto “Energia”.
Il Decreto disciplina misure urgenti in materia di energia elettrica, gas naturale, carburanti,
Superbonus, utilizzo del contante e welfare aziendale.
In particolare:
Rateizzazione delle bollette: la misura è destinata alle “imprese residenti in Italia” e concede la
possibilità di rateizzare, fino a 48 rate mensili, gli importi “eccedenti l’importo medio contabilizzato”
nell’intero 2021 per i consumi:
 effettuati dal “1° ottobre 2022 al 31 marzo 2023”
 e fatturati entro il “30 settembre 2023”.
La rateizzazione decade, tuttavia, in caso di inadempimento di due rate anche non
consecutive. È prevista la possibilità di ottenere la garanzia di Sace.
Crediti d’imposta: è esteso alle medesime condizioni anche a dicembre 2022 il credito d’imposta
a favore delle imprese per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale previsto inizialmente fino a
novembre. L’utilizzo dei crediti d’imposta dell’ultimo trimestre 2022 può essere effettuato in F24
esclusivamente entro il 30 giugno 2023. In caso di cessione dei crediti d’imposta, le imprese
beneficiarie richiedono il visto di conformità dei dati relativi alla documentazione che attesta la
sussistenza dei presupposti che danno diritto ai crediti d’imposta. I crediti d’imposta sono usufruiti
dal cessionario con le stesse modalità con le quali sarebbe stato utilizzato dal soggetto cedente e
comunque entro la medesima data del 30 giugno 2023.
Revisione del Superbonus: la norma, ancora in via di valutazione, tra le altre cose fa scendere
nel 2023 la percentuale dello sconto sulla spesa per i lavori di efficientamento energetico dal 110%
al 90%. L’agevolazione sarà confermata anche per gli immobili unifamiliari ma con un limite di
reddito (a 15.000 euro) variabile in base ad una sorta di quoziente familiare. Parliamoci chiaro, si
tratta di una “non proroga”, se questi sono i presupposti.
Tetto al contante: tetto alla possibilità di pagare in contanti sale a 5.000 euro.
Bonus registratori telematici: Il Governo, per incentivare l’utilizzo dei pagamenti elettronici,
rilancia il bonus fiscale per le partite Iva che installano un apparecchio per gli scontrini digitali. Per
il 2023 è concesso un contributo per adeguare gli strumenti utilizzati per la memorizzazione e la
trasmissione telematica degli scontrini. Il bonus, da utilizzare in compensazione come credito
d’imposta, è pari al 100% della spesa sostenuta, per un massimo di 50 euro per ogni strumento e
in ogni caso nel limite di spesa complessivo di 80 milioni.

Nuova soglia per il welfare aziendale: sale da 600 a 3.000 euro la soglia dei fringe benefit
esentasse che le aziende possono concedere ai dipendenti nel periodo di imposta 2022, sotto
forma di beni, servizi o somme per pagare le utenze domestiche di acqua, luce e gas.
Esenzioni in materia di imposte: per il settore dello spettacolo (cinema, teatri, sale per concerti)
non è dovuta la seconda rata IMU per gli immobili, a condizione che i proprietari siano anche i
gestori delle attività.