Lo sapevi che l’imprenditore individuale deve adottare misure idonee a rilevare, tempestivamente, lo stato di crisi e assumere senza indugio le iniziative necessarie a farvi fronte ?

Questo vale anche per le società che devono adottare un assetto organizzativo adeguato, ai fini della tempestiva rilevazione dello stato di crisi e dell’assunzione di idonee iniziative.

  • Quest’obbligo viene definito “ Adeguato assetto organizzativo, amministrativo e contabile e gli amministratori che non osservino l’obbligo previsto dall’art. 2086, comma 2 e dall’art. 2 del “ Codice della Crisi di Impresa e dell’insolvenza” ed omettano di dotare l’impresa di un assetto organizzativo adeguato, in caso di dissesto risponderanno sia civilmente che penalmente in relazione con le previsioni del Dlgs 231/2001 in tema di “responsabilità amministrativa e penale”.

L’imprenditore accorto ed attento ai suoi conti deve avere conoscenza degli indizi o indicatori della crisi che può coinvolgere una impresa, in presenza dei quali devono scattare gli allarmi per l’attivazione delle iniziative del caso.

La riforma sulla crisi di impresa prevista dal Decreto Legislativo n. 83/22 che ha apportato modifiche al D Lgs. 12 gennaio 2019 n. 14, si pone l’obiettivo di indentificare in modo più agevole e tempestivo una eventuale situazione di crisi aziendale.

Le nuove norme, hanno lo scopo di responsabilizzare tutti gli amministratori d’azienda, i quali hanno l’obbligo di prevenire situazioni di insolvenza o crisi aziendale anche attraverso il costante monitoraggio della continuità aziendale.

La modifica che il Legislatore ha apportato al secondo comma dell’art. 2086 c.c introduce l’obbligo per l’imprenditore di istituire unassetto organizzativo, amministrativo e contabile adeguatoalla natura ed alle dimensioni dell’impresa.

Il necessario adeguamento a questa normativa rappresenta per le micro imprese un impegno da attuare velocemente che ha quale primo effetto un inevitabile aumento dei costi di gestione.

Cosa si intende per assetto organizzativo?

Per assetto organizzativo, amministrativo e contabile di intende il complesso di direttive e procedure stabilite dall’imprenditore per garantire un livello operativo adeguato che consenta di identificare e prevenire, tempestivamente, eventuali situazioni di crisi e di porre in essere le azioni necessarie per il superamento delle stesse ed il recupero della continuità aziendale.

In conclusione, questo adempimento consentirà all’impresa di avere gli strumenti per il  tempestivo recepimento di segnali di crisi o di perdita della continuità aziendale.

Cosa fare ?

Sul piano operativo bisogna predisporre un documento dattiloscritto  approvato dagli organi societari, che contenga, oltre agli specifici richiami normativi, la descrizione dell’attività, dei controlli e delle responsabilità, ai fini della corretta applicazione della struttura organizzativa, amministrativa e contabile, così da evidenziare l’organigramma societario in modo ben definito con chiara ripartizione dei compiti e delle relative responsabilità aziendali.

Quanto, poi, all’aspetto amministrativo e contabile, occorrerà definire le modalità di attuazione dei vari processi  amministrativi per la redazione del bilancio.

L’organo amministrativo e il responsabile della direzione contabile dovranno spiegare dettagliatamente il sistema operativo posto in essere per il controllo e la tempestiva rilevazione della crisi.

A tal fine sarà anche utile l’analisi di bilancio per indici e flussi necessari a misurare eventuali carenze economico-finanziarie anche temporanee.