Diciamoci la verità: siamo in difficoltà.

Non solo gli imprenditori ma anche i dipendenti e, soprattutto, tutti coloro che in questo periodo hanno perso il lavoro.

Oltre all’emergenza sanitaria è in corso una vera e propria crisi economica.

E’ importante, in questa fase di ripartenza capire come curare il benessere dei dipendenti.

Questo benessere è considerato, o comunque percepito, da molte aziende come un fattore determinante per un business di successo.

Come puoi creare questo benessere?

Attraverso un piano di Welfare aziendale. 

Continua a leggere per scoprire di cosa tratta.

Welfare Aziendale: Cos’è?

il benessere dei dipendenti

Il welfare aziendale, consiste in  una serie di iniziative di natura contrattuale o unilaterale da parte del datore di lavoro volta a incrementare il benessere dei dipendenti e della loro famiglia attraverso una diversa ripartizione della retribuzione.

Stiamo parlando, quindi della possibilità dell’imprenditore di riconoscere ai suoi collaboratori tutti quegli incentivi fiscali o contributivi che sono basilari per la crescita dell’azienda. 

Si tratta sia di benefit rimborsabili sia nella fornitura diretta di servizi, o in una combinazione di due soluzioni. 

In altre parole, l’imprenditore riconosce l’incentivo attraverso il welfare non erogando denaro ma erogando servizi indispensabili e quindi utili alla vita privata del singolo dipendente.

Questo permette al dipendente, così come all’azienda, di erogare quella forma di servizio non in denaro ma in altra forma che sia in esenzione fiscale o contributiva per entrambe le parti senza scadenza.

Quali sono i vantaggi per il dipendente?

Benefits

 

L’obiettivo di un progetto di welfare consiste nel migliorare la qualità della vita, e di conseguenza garantire il benessere dei dipendenti.

Grazie all’applicazione del welfare si pone l’attenzione sulle esigenze delle persone per rafforzarne il potere d’acquisto. Facciamo un esempio.

Se io dovessi mettere 500 euro lordi in busta paga a un dipendente come incentivo.

Cosa accadrebbe?

Il dipendente pagherebbe il 9% di Inps più il 20% di Irpef, quindi diciamo perderebbe un 30% sui 500 euro. Al netto, avrebbe quindi un potere d’acquisto pari a €350 in quanto gli verrà decurtata dallo stipendio, che potrebbe spendere per quei servizi a lui indispensabili. Questi servizi possono essere: fare la spesa, mettere la benzina nella macchina, le spese per i figli, le cure mediche, andare via per un fine settimana, quello che vuole.

Applicando il welfare, invece sarà l’azienda a sostenere questi costi e non il dipendente.  Quindi 30% trattiene al dipendente e, su 500 euro sono 150 e un’altro minimo 30% a carico dell’azienda, altri 150 euro. Quindi sommando questi due importi l’azienda verserà 300 euro. Gli altri 350 rimangano al dipendente. La spesa totale dell’azienda sarà di 650 euro. 

Non si parla soltanto di  vantaggio economico ma, il welfare permette anche  di migliorare il clima aziendale e ha un impatto decisivo sulla motivazione e sulla produttività.

Dunque, consente un miglioramento del cosiddetto work-life balance, ossia la conciliazione tra lavoro e vita privata, grazie a una pianificazione efficace delle attività.

Contribuisce a motivare i collaboratori e farli sentire più apprezzati dall’azienda, ciò comporterà una diminuzione dello stress e un clima aziendale decisamente più collaborativo.

In questo contesto di maggiore serenità diventerà molto più facile capire gli scollaboratori, ossia coloro che non sono produttivi. Permette anche di raggiungere gli obiettivi prefissati e generare anche riconoscimenti ai dipendenti per i risultati ottenuti. Quindi, anche l’azienda potrà averne dei vantaggi.

Quali sono i vantaggi per l’azienda?

Vantaggi aziendali

 

Abbiamo parlato dei vantaggi nei confronti dei dipendenti, ma è importante sottolineare che il Welfare è una strategia win-win, quindi ci sono dei benefici anche per l’azienda. 

Permette infatti di:

– aumentare la capacità di attrarre e trattenere i talenti. Ne consegue una riduzione del turnover, quindi un contenimento dei costi per la formazione e l’inserimento dei neoassunti. 

– essere collegato ai premi di risultato in termini di utili, ricavi, produttività, ecc.

– versamento dell’ F24 a zero in quanto in questo modo l’azienda non avrà debiti verso lo Stato. 

In questo senso Partner D’impresa può aiutarti, come?

Noi di Partner d’Impresa possiamo formarti sul Welfare d’impresa prima a te imprenditore e poi ai tuoi dipendenti. In questo modo possiamo aiutarti a redigere e realizzare una serie di procedure per diventare welfarizzabile la tua azienda e garantire il benessere dei dipendenti.

Innanzitutto dobbiamo capire come l’azienda sta attualmente gestendo i costi del personale, se ha in atto già dei bonus o dei premi. 

Successivamente,  una volta capito se l’azienda è disposta a dare degli incentivi, ti supporteremo nella creazione e realizzazione di un piano per formare non solo te imprenditore ma anche i tuoi dipendenti. 

Questo ci permetterà di capire le reali esigenze dei dipendenti e  fare in modo da soddisfarle al meglio andando anche incontro alle esigenze dell’azienda. 

Questo perchè, a seconda delle esigenze del personale di ogni azienda, il Welfare Aziendale può realizzarsi in vari modi; ad esempio:

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